Jack Tramiel, fondatore della Commodore Business Machines (CBM)

Jack Tramiel (1928-2012) è stato un imprenditore americano di origine polacca, noto per aver fondato Commodore International e per il suo ruolo fondamentale nella democratizzazione del personal computer negli anni '70 e '80.

Nato Jacek Trzmiel in Polonia, Tramiel sopravvisse all'Olocausto e fu internato nel campo di concentramento di Auschwitz durante la Seconda Guerra Mondiale. Dopo la guerra, emigrò negli Stati Uniti, dove si arruolò nell'esercito e acquisì competenze nella riparazione di macchine da scrivere.

Nel 1954, Tramiel fondò Commodore Business Machines, inizialmente dedicata alla produzione di macchine da scrivere e calcolatrici. Tuttavia, con l'avvento dell'era dei computer, Tramiel riconobbe il potenziale del mercato dei personal computer e reindirizzò l'attenzione dell'azienda su questo settore emergente.

Sotto la guida di Tramiel, Commodore divenne uno dei principali protagonisti della rivoluzione del personal computer. Nel 1977, l'azienda rilasciò il Commodore PET, uno dei primi computer personal rivolti al mercato di massa. Seguirono il VIC-20 e il Commodore 64, che divenne il computer più venduto di tutti i tempi, con oltre 17 milioni di unità vendute.

L'approccio di Tramiel si basava sull'offerta di computer potenti e capaci a prezzi accessibili, rendendo la tecnologia informatica disponibile a un pubblico molto più ampio. Il suo motto "computers for the masses, not the classes" (computer per le masse, non per le classi) incarnava questa filosofia.

Nel 1984, a seguito di disaccordi con il consiglio di amministrazione, Tramiel lasciò Commodore e acquisì la divisione di produzione di console per videogiochi di Atari. Sotto la sua guida, Atari rilasciò l'Atari ST, un personal computer di successo che competeva con l'Apple Macintosh e l'IBM PC.

L'eredità di Jack Tramiel risiede nel suo ruolo di pioniere nell'industria dei personal computer e nella sua visione di rendere la tecnologia accessibile a tutti. Il suo impatto sul settore e sulla cultura informatica continua a essere celebrato e ricordato oggi.

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